Cosa bisogna sapere per costruire una corretta strategia di content marketing per il turismo? Che tipo di contenuti produrre, quale linguaggio adottare e attraverso quali canali comunicare?
Fare “content marketing per il turismo”: cosa significa?
Fare content marketing per il turismo significa produrre contenuti unici e di valore che raccontino e promuovano una destinazione, un territorio o una struttura ricettiva. I contenuti vanno poi declinati nei diversi canali di comunicazione (blog, sito, social, ecc.) per raggiungere il più alto numero di utenti in target con gli obiettivi di business. Fare content marketing significa quindi creare una strategia ragionata di comunicazione, visibilità e promozione.
Affinché questa strategia funzioni è bene riuscire a simpatizzare con lo storytelling, la capacità di comunicare il brand raccontando storie e andando quindi oltre le mere descrizioni di prodotto. E il turismo è sicuramente uno di quei settori che meglio si presta a mettere in atto una strategia del racconto.
Primi passi per creare una strategia di content marketing
La buona riuscita della nostra strategia di content marketing è strettamente legata ad alcuni ragionamenti preliminari.
I primi passi da compiere per partire con il piede giusto sono tre:
- Innanzitutto, dobbiamo chiarirci le idee per quanto riguarda il nostro target di utenti, ossia il pubblico preferito al quale vogliamo rivolgere le nostre comunicazioni e i nostri messaggi (le famiglie? Gli sportivi? Le giovani coppie? I viaggiatori solitari?).
- Dobbiamo individuare i nostri punti di forza, le cose per le quali siamo imbattibili e che meglio caratterizzano la nostra destinazione, la nostra struttura ricettiva o la nostra offerta turistica. Attorno a questi punti di forza ruoterà gran parte dei nostri messaggi.
- Infine dobbiamo decidere il tipo di linguaggio e lo stile da adottare nelle nostre comunicazioni e quali canali/strumenti sfruttare per far sì che i nostri messaggi raggiungano il nostro target preferito.
Le regole fondamentali per la produzione di contenuti
Content marketing = marketing del contenuto. Lo dice la parola stessa: il contenuto è l’elemento chiave della strategia, quello sul quale dobbiamo concentrare gran parte dell’attenzione.
È vero anche che il contenuto va pensato in relazione al mezzo/canale che lo divulgherà (ad esempio, un testo di 2000 battute è più facile che si adatti a un blog che non allo “scorrimento veloce” dell’homepage di Facebook). Ci sono però delle regole universali che valgono sempre, qualunque sia il nostro settore di riferimento, la tipologia dei nostri contenuti e il canale attraverso cui li presentiamo:
- I contenuti devono essere originali e rispettare lo stile e il linguaggio che ci caratterizzano.
- Non devono risultare puramente informativi/pubblicitari e neanche monotoni e ripetitivi.
- Una buona strategia di content marketing per il turismo deve infatti far leva sulla curiosità, ma anche sull’emozione. I nostri contenuti devono fornire tutte le informazioni che un utente può cercare e, allo stesso tempo, raccontare storie ed esperienze reali.
- Infine, cosa fondamentale, i contenuti non vanno aggiornati a casaccio ma vanno organizzati, pianificati e pubblicati con precisione e regolarità. Mettere su carta il piano editoriale dei contenuti è indispensabile per chi si occupa di content marketing.
Cosa raccontare?
Il nostro hotel o la nostra destinazione devono essere i protagonisti indiscussi dei nostri contenuti. Ma, come accennato prima, questi non devono limitarsi a illustrare solo i servizi che offriamo ai viaggiatori o la ricchezza della nostra offerta turistica, ma devono raccontare storie ed esperienze.
Inoltre, i contenuti non devono essere solo autoreferenziali: un hotel, ad esempio, deve saper raccontare anche il suo territorio circostante, le tradizioni e le tipicità che lo contraddistinguono, gli eventi che lo riguardano, ecc. In questo modo, l’hotel farà storytelling di se stesso e del suo territorio e si collocherà in un contesto interessante e appetibile per il viaggiatore che sarà più invogliato a prenotare le sue vacanze.
Gli strumenti da utilizzare
Quali sono i principali canali attraverso i quali mettere in atto una corretta strategia di content marketing per il turismo?
Il sito
Il primo è sicuramente il sito web, la vetrina che ormai è impossibile non avere. Sul sito dobbiamo dare il meglio di noi stessi: dobbiamo fornire un’informazione quanto più possibile chiara e completa della nostra offerta. I testi, oltre a essere aggiornati e informativi, devono risultare convincenti, le foto accattivanti. Tramite il sito dobbiamo catturare l’attenzione del viaggiatore, nostro potenziale cliente, e convincerlo che fare le vacanze nel nostro territorio, o nel nostro hotel, sia un’esperienza indimenticabile.
Il blog
E poi c’è il blog. Lo strumento che, oltre a essere informativo, deve fare buon uso di toni evocativi ed emozionali. Sul blog possiamo parlare di noi, dei nostri servizi e delle nostre novità in maniera meno istituzionale rispetto al sito web. E poi possiamo (dobbiamo) anche spaziare ad argomenti di contorno: il nostro territorio è entrato nella top 5 dei luoghi da visitare? Bene, annunciamolo. In città si terrà presto uno degli eventi più importanti della regione? Scriviamone. Daremo al turista un motivo in più per venire in vacanza da noi. Nel piano editoriale possiamo ogni tanto inserire i contributi di blogger e autori esterni che diano valore aggiunto.
Social Media Marketing
Passiamo ai social, Facebook e Instagram in primis, strumenti fondamentali per chiunque stia progettando una strategia di content marketing per il turismo. Anche in questo caso è importante cosa raccontiamo e il modo in cui lo raccontiamo. Ma, allo stesso modo, è fondamentale il modo in cui entriamo in contatto con il nostro pubblico. Se sul sito e sul blog abbiamo sempre parlato da soli, sui social invece sono fondamentali il dialogo, l’interazione, il coinvolgimento. Ed è chiaro che il rapporto con i fan non va improvvisato ma gestito in maniera professionale e consapevole da un Community Manager esperto. Altrimenti, potrebbe andarne della nostra reputazione.
La newsletter
Infine, un altro strumento importante per gli operatori del turismo è la newsletter digitale: questa può rappresentare un modo creativo, non invadente (se inviata con una periodicità ragionata) e interessante per sussurrare un “ricordati di me” all’orecchio dei nostri iscritti. Poniamo ancora l’esempio dell’hotel: questo può scegliere di inviare una newsletter con offerte speciali riservate a chi è già cliente per invogliarlo a tornare. Oppure lanciare promozioni per occasioni e feste speciali a tutti gli iscritti. E così via.
Content marketing per il turismo: che tipo di contenuti
I contenuti principali con i quali deve misurarsi chi si occupa di content marketing per il turismo sono i testi, le foto e i video.
Abbiamo parlato finora di testi informativi ed evocativi. Tutto vero, ma non basta. Se vogliamo che il numero delle visite al nostro sito e al nostro blog cresca dobbiamo scrivere testi che facciano l’occhiolino ai motori di ricerca, che siano cioè SEO friendly. Il SEO Copywriter è la figura esperta che sa come scrivere testi ottimizzati per le parole chiave più in linea con il nostro business e i nostri obiettivi.
Se parliamo di Social Media Marketing, invece, i testi (oltre a essere molto più brevi) devono essere accattivanti. Devono cercare il dialogo, rivolgersi in maniera più diretta ai fan e spingerli a compiere un’azione di risposta (che sia un like o un commento).
Un ruolo importante per l’aumento della visibilità e quindi dell’interazione sui social è giocato dalle campagne di advertising, purché debitamente studiate e programmate.
Nel settore del travel foto e video sono fondamentali. Specie sui social, dove hanno maggiore presa sui fan rispetto ai testi.
Non basta corredare i propri blogpost o i post dei propri canali social delle classiche immagini da cartolina scattate con strumenti da urlo: occorrono anche un buon occhio fotografico, una passione per la fotografia e una certa dimestichezza con il photo editing. E, anche in questo caso, bisogna proporre tanto le immagini descrittive quanto i soggetti più evocativi.
Se vogliamo cimentarci con la realizzazione di video a forte impatto tutto questo diventa ancora più importante. Il video deve risultare professionale e non amatoriale. Specie se desideriamo realizzare video che diventino virali sui social: in questo caso servono idee, gioco di squadra e tanta creatività.
Discorso a parte meritano i video delle stories di Instagram e di Facebook, dove ciò che conta non è tanto la bella forma quanto l’immediatezza della comunicazione e la dimensione del racconto in tempo reale.
Il ruolo di blogger e influencer
Blogtour e presstour sono momenti di promozione e visibilità molto in voga nel settore del turismo. In pratica, un ente del turismo, una struttura ricettiva o un tour operator decidono di promuoversi invitando un gruppo di giornalisti, ma ultimamente più spesso travel blogger e influencer del mondo social, a trascorrere un paio di giorni nel proprio territorio o nel proprio hotel. Chi organizza il blogtour pianifica una serie di attività rappresentative del territorio (come degustazioni di prodotti locali, visite guidate, ecc.) da far provare ai blogger. Questi raccontano tutto in tempo reale sui loro canali social e poi, una volta tornati a casa, scrivono anche un pezzo per il loro blog.
Oppure, possiamo ideare un progetto speciale su misura di un unico blogger o influencer, specie se quest’ultimo ha un pubblico particolarmente in target con i nostri obiettivi di mercato.
Il valore aggiunto dei blogtour e dei progetti con gli influencer consiste nel fatto che ogni blogger, oltre a documentare quello che vede, racconta la destinazione o l’hotel mettendoci del suo, con lo stile e la personalità che tanto piacciono a chi lo segue. Senza contare poi il guadagno in termini di visibilità che l’hotel o la destinazione ottengono, specie se parliamo di influencer che vantano migliaia di follower sui social o di blogger che curano un blog molto ben posizionato sui motori di ricerca.
Fondamentale è il ruolo dell’esperienza: meglio tratteremo i nostri blogger e meglio parleranno di noi e, di conseguenza, maggiori saranno le possibilità di attirare il pubblico che li segue.