Cos’è e come funziona Twitch, quanti sono gli utenti attivi, quali i vantaggi esclusivi e le opportunità di guadagno per gli abbonati, in che modo è possibile inserirlo in una campagna di digital marketing?
POV: Sono gli anni 2000 e guardi in televisione la Gialappa’s che commenta il Grande Fratello Vip.
Dopo vent’anni, Twitch.tv – per gli amici Twitch – torna al punto di partenza e ti rifila degli streamer che commentano Il Collegio davanti una webcam.
Risultato? Oltre 17 miliardi di ore guardate per loro, qualche conto in più con la carta d’identità per te.
Sarebbe un errore affermare che il mondo dei contenuti e dell’intrattenimento sia cambiato, perché si è semplicemente reinventato.
E Twitch ti dà l’opportunità di capirlo di nuovo.
Indice:
- Cos’è Twitch?
- Come funziona Twitch?
- I numeri di Twitch: statistiche
- Che contenuti trovo su Twitch?
- Streamer o ‘come monetizzare su Twitch?’
- Prime Gaming
- Luxury, Food e Gaming: case studies su Twitch
- Twitch – Target
- Il futuro di Twitch nel Marketing
Cos’è Twitch?
Lanciata nel 2007, acquisita da Amazon nel 2014, configurata da subito come una televisione alternativa.
Twitch non si è sempre chiamata Twitch.
Inizialmente, era stata battezzata Justin.tv dal suo founder, Justin Kan. Un poco come Donald Trump, che ha chiamato suo figlio Donald Trump Jr. Fortunatamente, ad una certa Justin Kane è rinsavito. Dai due Donald, invece, non abbiamo ancora nuove.
Senza troppe elucubrazioni: Twitch è una piattaforma di streaming.
Ogni streamer gestisce e manda online quello che vuole sul proprio canale, rigorosamente in real time.
Servono tre cose: una chat attiva, una buona camera frontale (webcam o smartphone) e una forte personalità. Sì, perché Twitch non se ne fa niente del gameplay online se lo streamer del canale ha lo stesso entusiasmo di Cristiano Ronaldo nello spot Università ECampus.
Per la Generazione Z sono gli streamer il core di Twitch, protagonisti del videogioco più che semplici videogiocatori.
Ancora una volta, la chiave del successo è l’intrattenimento.
Come funziona Twitch?
Intanto, le basi.
Twitch è un sito, ma è anche un’app.
Twitch è gratuito, ma ha anche funzionalità a pagamento
Twitch si accontenta di strumenti basic, ma se vuoi l’upgrade ti servono anche un’alfabetizzazione informatica e dei devices che reggano le tue dirette.
Dopo aver preso coscienza di queste features, validato il tuo indirizzo email e completata la registrazione, ha inizio un divertimento rigorosamente customizzato.
Infatti, Twitch chiede sempre ai neofiti della piattaforma di scegliere tre categorie o canali tematici in linea con i propri interessi, in modo da poter consigliare in futuro contenuti e canali simili.
Dopo l’iscrizione, le strade di user e streamer si dividono.
L’user è lo spettatore che si connette, assiste e chatta.
Se vuoi vivere Twitch da user, quindi navigare e fruire dei contenuti gratuiti degli streamer, ti basta scrollare la schermata principale della piattaforma.
Per una maggiore usabilità, puoi modificare le impostazioni del tuo profilo, come la scelta del tema, della lingua e la visualizzazione della lista amici.
Lo streamer produce, condivide e commenta in tempo reale i suoi contenuti.
Sarà Twitch che, col tempo, stimolerà lo streamer a mantenere il giusto ritmo delle sue live.
In genere, gli streaming si popolano già dal principio di una piccola platea di utenti disposta a seguirli. Mano a mano, la community crescerà a vista d’occhio.
I numeri di Twitch: statistiche
In poco tempo Twitch ha eclissato notevolmente la Casa Madre Justin.tv: come sempre, è stata solo una questione di numeri.
Ma a cosa dobbiamo una crescita così repentina?
Galeotto fu il Coronavirus: per intenderci, il numero medio di streamer di Twitch è balzato dai 5 milioni di marzo 2020 agli oltre 7 milioni di aprile dello stesso anno.
Il 2021 di Twitch conta 30 milioni di visitatori giornalieri, un’audience popolosa, fedele e affezionata agli oltre 9,5 milioni di streamer attivi sulla piattaforma.
Nel caso te lo stessi chiedendo, lo streamer più seguito è Ninja con 17 milioni di follower raggiunti nel marzo di quest’anno.
Anche in Italia il trend di crescita di Twitch è più che positivo, superando l’anno scorso Tumblr, Snapchat e Reddit e sfiorando i 4 milioni di utenti: prevalentemente uomini (67%) e studenti (24%), interessati alla tecnologia, alla scienza e alla musica.
A dicembre 2020 il social di Amazon è stato usato in media 2 ore a persona.
Fonte: vincos.it
Per altre statistiche su Twitch, aggiornate in tempo reale, consigliamo twitchtracker.com/statistics.
Che contenuti trovo su Twitch?
Twitch nasce come una roba per fissati di videogiochi, tant’è che gli stream con più visualizzazioni rimangono quelli a tema Fortnite.
Da un po’ di tempo, però, Twitch non è più solo questo.
Sulle orme di Discord, e forse anche un po’ per raggiungerlo, scancherando nella home della piattaforma puoi beccare facilmente content variegati, divertenti e davvero impensabili.
Il tipo di contenuto più popolare è la live di gruppo: sessioni di gameplay in compagnia, interviste dove gli streamer parlano tra loro e reaction ai programmi TV spazzatura (sì, proprio come la Gialappa’s).
Non meno importanti sono i contenuti One Man Band: uno streamer, milioni di viewers.
Si va dalle chiacchierate tematiche, anche molto attuali, alla lettura dei messaggi ricevuti dallo streamer in chat. Siamo a metà tra la posta del cuore e una seduta degli A.A.
Un contenuto veramente strong, per streamer imperituri, prevede interminabili maratone live in cui esiste un countdown che può essere portato indietro di durata grazie alle donazioni degli utenti.
Anche lo sleeping stream non è da meno: lo streamer dorme in diretta e gli utenti possono svegliarlo, praticamente intrattenendosi da soli. Così, de botto, senza senso.
Non solo gamers.
Sapevi che nel 2019 anche il presidente francese Emmanuel Macron ha trasmesso e condotto proprio sul canale Twitch Accropolis un dibattito in risposta alle proteste dei gilet gialli?
Con “sole” 11 ore di diretta in compagnia dei membri del governo francese, Macron è riuscito a coinvolgere e sensibilizzare la fascia dei giovanissimi.
Notizia di pochi giorni fa: anche Giorgio Tave ha deciso di abbandonare YouTube a favore di Twitch per le live. Motivo? L’ennesimo blocco automatico causato dall’algoritmo di YouTube.
Una volta terminate, le dirette non vengono smarrite nel sottobosco della rete, ma restano fruibili sul profilo dell’owner come VOD (video on demand).
In soldoni, la creazione dei contenuti è la parte più semplice di Twitch: basta esistere.
Streamer o ‘come monetizzare su Twitch?’
Twitch risponde alla voce del verbo ‘intrattenere’, ma fa rima anche con ‘guadagnare’.
Streamer da tutto il mondo hanno avviato vere e proprie carriere sulla piattaforma, grazie all’impegno costante nella creazione e nella condivisione di contenuti sempre nuovi.
Twitch ama i suoi streamer, per questo li supporta grazie ad un sistema integrato di benefits, donazioni e sottoscrizioni simili a quelle delle altre piattaforme video, come YouTube.
Chi contribuisce maggiormente all’avanzamento di carriera di uno streamer è la sua community.
Sarebbe ingenuo pensare che un creator consideri appagante il rapporto con i propri follower esclusivamente in termini di socialità. Non si vive di solo amore: creare una community propria è tutto ciò che conta, perché paga.
Spesso e volentieri, si tratta di community migrate su Twitch da altre piattaforme (come Reddit, YouTube o Discord) sotto esplicita richiesta del creator, considerata la maggiore certezza in termini di monetizzazione.
Ma come può la community essere concretamente d’aiuto?
Come su ogni piattaforma, basta il follow.
Più il canale è popolato, maggiore è la possibilità che Brand e Aziende propongano allo streamer delle partnership vantaggiose, con una percentuale sui guadagni provenienti dalla vendita tramite codici sconto o link personalizzati.
Anche la sub, diminutivo di subscription, è un valido supporto che permette di sostenere economicamente il canale.
Trattasi di una sottoscrizione remunerata, acquistata e donata dagli utenti ai loro creator preferiti. Una sub è un gesto spontaneo, un apprezzamento nei confronti del lavoro che lo streamer svolge.
Della stessa pasta sono fatte le donazioni in bits, la moneta digitale che circola su Twitch. L’unica differenza rispetto le sub è che questo tipo di donazioni sono destinate ai soli canali Affiliati o Partner.
Community a parte, anche tra creator ci si dà una mano.
Uno streamer può supportarne altri ospitandone le dirette nel proprio personale (host). In alternativa, a chiusura del suo live, può indirizzare gli spettatori che lo hanno seguito negli hub di altri streamer (raid).
Esistono anche creator più competitivi, che tra loro organizzano i Tornei per soli streamer professionisti. Vincere un torneo in denaro è una cospicua fonte di guadagno, oltre ad essere pressoché impossibile per i comuni mortali.
Prime Gaming
Prime Gaming (precedentemente chiamato Twitch Prime) è l’account premium di Twitch, un’esperienza esclusiva dedicata ai possessori di Amazon Prime.
Se è vero che niente è gratuito, stavolta sarai costretto a ricrederti.
Sai quanto costa Prime Gaming? Zero, per chi è abbonato ad Amazon Prime è completamente gratis.
I plus di Prime Gaming fanno la differenza, spaziando dal gaming puro a features per chi auspica ad una maggiore autorevolezza sulla piattaforma.
In campo videogaming, Prime Gaming riserva agli abbonati una vasta gamma di giochi scaricabili gratuitamente, oltre a dei vantaggi in-game per videogiochi specifici (come armi, cosmetici e munizioni).
Inoltre, Prime Gaming regala ai suoi membri una sub gratuita ad un canale a proprio piacimento, ottenendo tutti i vantaggi di un abbonamento senza dover sborsare una lira.
Invece, i plus per chi è uno streamer a livello professionistico (ma anche per i wannabe) sono fondamentalmente due: il badge di riconoscimento e lo spazio di archiviazione.
Con Prime Gaming, ad ogni abbonato tocca un badge di riconoscimento, uno stemma che, oltre a distinguerlo dagli utenti gratuiti, permette l’uso di emoji esclusive all’interno delle chat.
Il secondo vantaggio riguarda le dirette streaming, che possono essere archiviate per 60 giorni anziché 14.
Nota bene: una selezione di ricompense, precedentemente riscattate dagli iscritti a Prime Gaming, possono essere condivise anche con utenti della community non abbonati ad Amazon.
Carino, no?
Luxury, Food e Gaming: case studies su Twitch
I brand che si sono già abilmente districati tra i canali labirintici di Twitch, usandoli all’interno delle loro strategie di marketing, appartengono prevalentemente a 3 macro settori: luxury, food & beverage e gaming.
Il primo brand del settore luxury ad aver valicato le porte di Twitch è stato Porsche, in occasione del lancio della sua auto elettrica in Formula E.
La piattaforma ha trasformato il lancio del nuovo gioiellino di Porsche in un evento live stream interattivo e sorprendente, che non ha semplicemente raggiunto degli spettatori, ma ha intercettato proprio quelli ai quali il brand ambiva: i giovanissimi.
Sulla scia della casa automobilistica, si è mosso anche Burberry.
La maison britannica è stata la prima nel settore luxury fashion a presentare le propria A/W 21 Men’s Collection su Twitch, tramite una sfilata virtuale.
La partnership ha dato ulteriore prova dell’eredità del brand, legato alla continua ricerca dell’innovazione.
Invece, quando il settore food & beverage incontra il gaming, entrano in gioco Budweiser e Uber Eats.
La birra lager Budweiser sa che i fan degli eSport sono il suo target ideale.
Per questo motivo, da due anni sponsorizza i propri prodotti durante i Campionati online e veicola una serie di video nei quali sostiene le squadre di cui è sponsor.
Anche Uber Eats ha deciso di entrare nel mondo del gaming, supportando proprio Ninja.
Durante le sue sessioni di gameplay, Ninja sblocca sconti e distribuisce codici omaggi sul celebre sito di delivery, diventando il mediatore tra twitcher e ristoranti. Del resto, lo sanno tutti: il take-away è l’ideale quando si è in diretta streaming.
In questo caso, il vero plus è rappresentato proprio dalla figura dello streamer che, in quanto content esperto, è in grado di produrre annunci divertenti, privi di imbarazzo e tutt’altro che forzati.
Last but not least, Panini Comics X Star Wars.
Giovedì 22 aprile ha inizio una nuova era, sia per il brand che per il celebre universo degli Jedi.
In occasione del lancio de L’Alta Repubblica, ultimo capitolo di Star Wars, Panini Comics sbarcherà su Twitch inaugurando il suo canale, per offrire una maratona in live stream di oltre 10 ore alla (ri)scoperta della celebre Saga.
In programma moltissimi approfondimenti e altrettanti creators: il ricco palinsesto fatto di cucina, giochi e letture dal vivo, è la chiave di un’immersione totale nell’Universo più amato di tutti i tempi.
Dunque, dopo aver conquistato il cinema, i fumetti e la TV, è arrivata anche la volta di Twitch.
La Forza sta chiamando.
Twitch-Target
Ultima frontiera della comunicazione, Twitch risponde in modo nuovo a un pubblico nuovo, usando un linguaggio nuovo.
Ormai l’avrai capito: gli utenti di Twitch sono adolescenti maschi (65% rispetto le femmine) di età compresa tra 16 e 24 anni, che spaziano tra gamer hardcore e casual, infognati di tecnologia e videogiochi. Non a caso, le keywords più ricercate sono ‘videogiochi’, ‘tecnologia’ e ‘computer’.
Se i tuoi servizi hanno come target finale proprio questa fascia di audience, ti consiglio vivamente di iniziare a presidiare Twitch.
Attenzione però, perché sebbene la quantità di adolescenti sia preponderante, la varietà di streamer e follower su Twitch sta pian piano crescendo, facendo largo a un numero sempre più eterogeneo di contenuti (quali sport, arte, moda e cucina).
Se il tuo settore, e di conseguenza la tua target audience, non è ancora sulla piattaforma, porta pazienza e monitora Twitch: le attività di Burberry e Porsche sono la dimostrazione che qualcosa si muove già.
Il futuro di Twitch nel Marketing
Lato marketing, Twitch è una piattaforma in continua evoluzione.
Ogni strategia digitale attuata rappresenta un punto di partenza, un esperimento se vogliamo, adattabile a vari streamer e a vari tipi di contenuti.
Twitch non ti offre solo la possibilità di fare del buon advertising, inserendo i canonici banner e le classiche inserzioni nelle chat laterali.
Ci troviamo di fronte ad un servizio che si discosta nettamente dall’affollato mercato pubblicitario odierno: questa piattaforma ha il grande vantaggio di dialogare dal vivo con la community.
Dunque, per lasciare il segno, è necessario corredare il budget investito ad una content strategy di qualità, di certo non esauribile ad un contenuto passivo e preregistrato.
La natura interattiva e la consapevolezza d’uso della piattaforma sono le chiavi per una strategia di marketing efficace.
Infine, sai anche perché dovrebbe interessarti Twitch?
Per farti trovare preparato dalla Generazione Z!