Un trend con un incremento del 50% in meno di un anno. Ecco cosa sono i podcast e tutto quello che devi sapere su come utilizzarli in una strategia di digital content marketing.
Indice:
- Cos’è un podcast?
- Podcast in Italia: tutti i numeri di un business in crescita
- Le migliori piattaforme per i podcast
- Come utilizzare i podcast nella strategia di marketing
- Creare un podcast… non è per tutti
- Esempi di podcast di successo
- Conclusioni
Cos’è un Podcast?
Personal Option Digital Cast.
Quando utilizziamo il termine podcast ci stiamo riferendo ad un tipo di contenuto in formato audio, registrato e poi reso disponibile online grazie a servizi on demand. La forza e la caratteristica principale del podcast è il suo essere accessibile in ogni momento e quindi slegato da palinsesti e pause. La sua diffusione e fruizione viene definita asincrona, non in tempo reale, a differenza di quella della radio che viene definita sincrona, cioè in tempo reale. Un podcast e la sua diffusione sono possibili grazie al “podcasting”, termine che racchiude tutti quei processi di registrazione e messa online del contenuto.
Un falso mito riguardo al podcast è che sia un nuovo arrivato nel panorama dell’informazione digitale. Facciamo un po’ di chiarezza: la parola podcast fa la sua comparsa per la prima volta nel 2004 quando Ben Hammersley, un giornalista della BBC, definisce l’accesso ad un contenuto audio da computer come “podcast”.
Ma da cosa deriva, esattamente, la parola “podcast”? Questo termine trova la sua radice in due parole: iPod + broadcast. Il primo è un lettore musicale molto noto, la seconda è una tecnologia che riguarda la “trasmissione di informazioni da un sistema trasmittente ad un insieme di sistemi riceventi non definito a priori”. Cosa hanno in comune questi due termini? Sono entrambe tecnologie dello scorso decennio, ancora in uso, proprio come il podcast!
Podcast in Italia: tutti i numeri di un business in crescita
Secondo la Voxnest Audience Network, nel mondo, all’inizio del 2019, sono stati registrati 27 milioni di ascoltatori di podcast. A Dicembre dello stesso anno, gli ascoltatori di podcast sono più che raddoppiati, arrivando a 55 milioni.
Questo trend ha ovviamente coinvolto anche l’Italia, che proprio dal 2019 ha cominciato ad investire attivamente nel podcasting. Prima di allora, a parte qualche caso isolato come il podcast Veleno di Pablo Trincia, non abbiamo mai avuto casi particolarmente rilevanti nella realtà dei podcast di successo nel nostro Paese.
Spreaker, la prima piattaforma web in Italia con la quale è possibile creare e condividere contenuti audio, live o podcast, senza dover scaricare nessun programma, ha rilasciato dei dati che parlano molto chiaro: gli ascoltatori giornalieri di contenuti podcast in italiano sono passati da 60.000 a 160.000 nell’arco di pochi mesi. Esaminando le statistiche mensili anche qui abbiamo un incremento importante: da 1.800.000 di Gennaio a quasi 4.500.000 registrati alla fine del 2019.
Le migliori piattaforme per i podcast
Come in ogni nuovo settore in espansione, i grandi player del mercato tecnologico sono sia pionieri che grandi strateghi. Tuttavia anche i “piccoli” sanno difendersi bene.
Andiamo per ordine di notorietà:
Apple: indiscusso leader di mercato all’inizio del fenomeno podcast e con un catalogo estremamente vario con milioni di ascolti giornalieri.
Google: Non ha certo fatto aspettare molto i suoi fan. Per una rimonta con stile ha inserito i podcast come risultati di ricerca tramite i suoi motori ed incrementando la funzione dedicata “Google Podcast”.
Spotify: dopo le liste e i brani più ascoltati implementa le stesse features anche per i podcast, suggerendoli in base ai propri interessi, così come per gli altri contenuti audio proposti dalla piattaforma.
Spreaker: viene ad oggi ritenuta la piattaforma più valida sia dai fruitori di podcast sia dai creatori di questo tipo di contenuto, proprio per la sua completezza di funzioni.
Podbean: meno noto rispetto ai nomi già citati, ma molto valida come piattaforma. Il suo punto di forza è sicuramente nel catalogo, che varia più di 6.9 bilioni di download e ascolti. La piattaforma offre inoltre un valido servizio per chiunque volesse iniziare a registrare podcast.
Castbox: 95 milioni di episodi podcast organizzati per categorie e in base alle preferenze del singolo utente. Sulla piattaforma è presente anche una sezione “classifica” dove vengono proposti gli episodi di podcast più ascoltati, con la possibilità di filtrarli per categorie di interesse.
Come utilizzare i podcast nella strategia di marketing
Bisogna saper cogliere le opportunità dove gli altri non le vedono, in questo caso anche dove non le sentono.
I podcast sono i protagonisti di questo 2020 in termini di comunicazione e advertising. Per questo è importante capire, analizzare e riuscire a sfruttare al meglio il loro potenziale.
Occorre fare una premessa necessaria, la differenza tra i “semplici” podcast e i branded podcast, quelli che più possono essere funzionali in una strategia di marketing.
Un normale podcast può essere creato con standard qualitativi alti e argomenti interessanti, ma avrà sempre qualcosa di diverso da un branded: il pensiero strategico dietro la produzione del contenuto.
Il branded podcast è un contenuto audio, realizzato da un brand, che va ad intercettare il suo target, in particolar modo quella fetta di pubblico refrattaria al classico advertising.
Come ci riesce? Mediante una storia, un racconto o un insieme di speech con ospiti, veicola i valori del brand andando a instaurare un rapporto intimo e one-to-one con l’ascoltatore.
I vantaggi di instaurare un rapporto intimo con il nostro interlocutore finale sono molteplici:
- Fare passare il messaggio del brand senza che questo venga percepito come pubblicità
- Portare il rapporto con il consumatore ad un nuovo livello, fuori dalla tastiera, diventando parte della sua quotidianità
- Avere la sua attenzione per molto più tempo del solito
Creare un contenuto di valore che non sia puro advertising, ma una vera e propria parte della nostra strategia di content marketing.
Creare un podcast… non è per tutti
Non tutti possono creare un podcast. O meglio, non tutti possono creare un podcast di successo e che funzioni. In un panorama che sta sempre diventando più competitivo e pieno di contenuti, la qualità fa la differenza.
Decidere di affidarsi a professionisti per la registrazione o utilizzare la propria voce potrebbe essere una scelta vincente a seconda dell’argomento trattato ma, prima di questo, bisogna stabilire bene gli obiettivi.
Perché registrare? Cosa voglio che i miei ascoltatori facciano? Da quanti episodi sarà composto il mio podcast?
Queste sono solo una parte delle domande da porsi in una fase preliminare per impostare il lavoro nella maniera adeguata e per riuscire a produrre un contenuto realmente efficace.
Al tal proposito ci sono diverse piattaforme che possono fornire un valido aiuto per chi è agli inizi di questo percorso:
La già citata PodBean fornisce un servizio di introduzione al mondo del podcasting e alla sua promozione e specialmente diffusione. Come lo fa? Attraverso tool efficaci che toccano tutti gli aspetti di questo settore ed estremamente intuitivi, perfetti per chi è agli inizi.
Siti specializzati come Podcast Insight mettono a disposizione dell’utente diversi corsi, con gradi di apprendimento sempre maggiori, per padroneggiare al meglio la produzione, distribuzione e misurazione del rendimento del podcast.
Esempi di podcast di successo
Open for Business
Iniziare un’attività online da zero? I migliori consigli si trovano su Ebay. No, non sul celebre e-commerce, ma sulla serie podcast di 13 episodi che l’azienda ha realizzato. Protagonisti di questa serie sono dei celebri imprenditori che si raccontano attraverso i diversi step della loro carriera.
La particolarità di questa serie di podcast è il suo sguardo da insider, ben specifico e profondo, su temi che possono concretamente aiutare l’ascoltatore. Non si sofferma sulla superficie ma scava in profondità dando dei consigli realmente utili.
DTR – The Official Tinder Podcast
Esatto, proprio quel Tinder! Una serie di episodi che spazia dagli inconvenienti più disparati nei quali si può imbattere un utilizzatore dell’app, fino ad arrivare ad approfondimenti su cosa vuol dire interagire, sentimentalmente, ai tempi dei social media.
Questo prodotto dà a Tinder una nuova luce, quasi consulenziale, ma sempre con il suo tono di voce distintivo, ironico e leggero. Una serie podcast che fa uscire Tinder fuori dalla semplice ottica “swipe left” o “swipe right”.
3.55
Chanel nel 2017 ha introdotto il concetto di brand di moda collegato al podcast. In questa serie il focus è su tutti i processi produttivi e il dietro le quinte della produzione di una borsa. Il tocco di classe: i primi episodi furono registrati nello storico concept store parigino Colette.
The Discovery Adventure
Land Rover ha ideato una serie podcast di sette episodi dal carattere immersivo e introspettivo. L’ascoltatore si ritroverà nei panni del protagonista Sam che, insieme allo zio e al suo fido compagno a quattro zampe, intraprenderà un viaggio attraverso il Regno Unito per svelare il mistero dietro le misteriose interruzioni del segnale GPS che creano scompiglio e mistero in tutto il Paese.
Il coinvolgimento di voci quali Natalie Dormer, Sophie Thompson e Alexander Armstrong, tutte unite dal celebre sound designer Gareth Fry, danno vita ad un prodotto di pregio e valore, associando al brand una considerazione decisamente alta e positiva.
The Message
Riesci a credere che la General Electric abbia realizzato un podcast su un racconto di fantascienza? C’è di più! The Message, con i suoi 440 milioni di download, è diventando il podcast più scaricato nella storia dell’audio on demand.
Conclusioni
I podcast sono uno strumento dal grandissimo potenziale che permette di instaurare un rapporto intimo con il consumatore finale, bypassando le dinamiche del classico advertising per puntare tutto su una componente prima di tutto narrativa ed ingaggiante.
Riescono a far appassionare l’utente ai valori del brand attraverso un canale comunicativo che non ha più la “noiosa” veste dell’annuncio pubblicitario, ma che è un vero e proprio veicolo di storie capace di appassionare l’ascoltatore.
Lo stesso ascoltatore che poi assocerà il brand alla positiva esperienza di intrattenimento.
La serialità dei contenuti, insieme alla durata media di un podcast stesso, permette inoltre al brand di avere molto tempo a disposizione per raccontarsi: niente a che vedere con i classici 30 secondi di uno spot.
Integrare i podcast nella propria strategia di content marketing ad oggi è una scelta che richiede sì un investimento in termini di content creation importante, ma che sicuramente ripagherà nel medio-lungo periodo con un aumento della brand reputation e della brand awareness.