Facebook ha da poco annunciato tre novità che rivoluzioneranno il modo di promuovere le attività locali e di analizzare il ritorno dell’investimento in Facebook Ads.
Un anno fa ho parlato al Web Marketing Festival di quali fossero le possibilità di tracciamento delle conversioni offline. Ai tempi Facebook stava già sperimentando modalità avanzate, ma solo con i grandi investitori (rumors riportano da un minimo di 100.000 €/mese). Tutti gli altri dovevano accontentarsi del caro vecchio coupon o delle Facebook Offers, sperando che il responsabile del punto vendita fosse stato informato, li raccolga senza perderli, ci sia la possibilità di contarli, etc. etc.
Pochi giorni fa (proprio mentre stavo realizzando le slide per lo speech di quest’anno, ma questa è un’altra storia) Facebook ha annunciato tre importanti novità dedicate alle attività locali.
Store visits è una nuova metrica, presto disponibile nei report di Facebook Ads, che permette agli inserzionisti di sapere quante persone si sono recate nel punto vendita dopo aver visto l’annuncio Facebook. In realtà non di tutte le tipologie di annunci, ma solo di quelli dedicati alle attività locali: le Local Awareness Ads.
Grazie a questo dato sarà possibile quindi ottimizzare la creatività, il target e le tempistiche delle campagne, analizzare i risultati ottenuti e pianificare tutte le successive campagne alla luce di questi.
Secondo uno studio di eMarketer, il 90% degli acquisti avviene in negozio e i marketer hanno spesso difficoltà nel quantificare l’impatto dei loro annunci online. Tuttavia “le persone trascorrono più tempo sui dispositivi mobili di qualsiasi canale” come dichiarato da Maz Sharafi, Director of monetization product marketing di Facebook, e “gli smartphone sono adesso utilizzati nel 45% delle esperienze di shopping”. La sfida più importante è quindi non solo condurre le persone al negozio, ma soprattutto misurare i risultati di business reali.
Le Offline Conversions API di Facebook, la seconda novità annunciata, consentiranno agli inserzionisti di stabilire una connessione diretta tra le vendite avvenute in negozio e le Facebook Ads.
Queste API permetteranno alle attività commerciali di abbinare i dati delle transazioni, monitorati attraverso il database dei clienti (fidelity card) o attraverso il POS, allo strumento di Ads Reporting. In tal modo sarà possibile comprendere ancora meglio l’efficacia degli annunci in tempo reale.
I dati degli utenti, sia nel primo caso che in questo, saranno anonimi e aggregati, ma consentiranno agli inserzionisti di monitorare in tempo reale il drive-to-store e i risultati delle transazioni avvenute in negozio, oltre ad acquisire insight demografici inerenti la tipologia di acquirenti (come genere, fascia d’età, etc.).
L’ultima novità, diversamente dalle prime due, è già utilizzabile: si tratta di un’opportunità offerta alle catene di negozi che utilizzano Facebook Locations. Attivando una campagna di Local Awareness Ads è possibile creare un annuncio “neutro” e far prendere automaticamente i dati dalle pagine dei punti vendita per gestire dinamicamente target, copy e call to action. Questa non è una novità, è possibile farlo da novembre, infatti trovate in questo articolo tutte le informazioni.
La novità sta nel fatto che selezionando la modalità di annuncio “Carousel” è ora possibile aggiungere un elemento “Mappa” che mostrerà dinamicamente il punto vendita più vicino alla persona che sta guardando l’annuncio, con la call to action “Ottieni indicazioni stradali”.
Di questo e di altre tattiche per incrementare il drive-to-store attraverso i social media parlerò sabato 9 luglio a Rimini nell’edizione 2016 del Web Marketing Festival.
Se invece non hai modo di venire a Rimini compila il form, ti ricontatteremo prima possibile.