Cos’è e come funziona Discord, la piattaforma dei gamers che non sa ancora di essere un social media per tutti: gli utenti, i brand e le iniziative di marketing, tra eSports e Generazione Z.
Nuove stanze, nuovi gamers, vecchia scuola.
Benvenuto su Discord, il social della Generazione Z che ricorda le message board tematiche anni Novanta.
E se anche il rapper Drake elemosina consigli da un campione di Fortnite durante un gameplay online, non mi è poi così difficile giustificare gli oltre 300 milioni di utenti raggiunti dal 2014.
Indice:
- Cos’è Discord?
- Come funziona Discord?
- Gli utenti e i numeri di Discord
- I brand su Discord
- Discord & Sicurezza: couple goals
- Discord Nitro
- Quando il gioco si fa duro, Microsoft inizia a giocare
- Discord vs Twitch: cosa preferisce la Generazione Z?
- Discord Marketing(?)
Cos’è Discord?
Non è una piattaforma, non è un social: Discord sa solo quello che non è.
Gli addetti ai lavori hanno cercato di svelarne la natura incognita e di venire in nostro aiuto battezzando l’applicazione lo ‘Skype per videogiocatori’. Nomea, mi perdonino i giargiana del settore, un filino riduttiva.
Certo è che ci troviamo davanti un’applicazione per la comunicazione gratuita e fruibile da qualsiasi device, sia esso desktop o mobile.
La forza scorre potente in Discord, decisamente ben oltre il servizio di VoIP.
In compenso, non ci sono dubbi sulla tipologia di utenti che si affollano virtualmente su Discord: i gamers.
@jigpx Disassembly 🔩 #fyp #animation #3d
L’applicazione stessa è frutto di un videogiocatore in ciabatte, tale Jason Citron, che durante una partita ha lamentato di non poter gestire le tattiche di gioco in tempo reale su titoli multigiocatore. Aveva bisogno di un’interfaccia intuitiva, user-friendly e facile da usare durante i match online: insomma, aveva bisogno di Discord.
E mentre oggi l’applicazione ospita già 300 milioni di voci euforiche, Jason Citron continua a vestirsi d’umiltà e ciabatte, sicuramente un poco più comode.
Come funziona Discord?
Discord è una creatura della Generazione Z.
Il suo unico fil rouge con i boomer è l’anima nostalgica tipica delle chatroom anni Novanta, a cui la web-app si è ispirata sia per la creazione del suo layout grafico che per la filosofia del club di cui si fa portatrice.
Del resto, non è un caso che ad oggi Discord si consolidi come l’approssimazione virtuale migliore dell’antico concetto di chat.
Come funziona Discord?
Gli utenti sono raccolti intorno a gruppi, chiamati server.
All’interno dei server è possibile parlare durante i match online via VoIP o via messaggi testuali, scambiarsi file di ragguardevoli dimensioni, assegnare ruoli specifici ai membri tramite appositi tag e moderare le conversazioni dei sottocanali affiliati.
Ogni server è un ecosistema a sé, un villaggio globale dei gamers in particolare e degli adolescenti in generale.
Nonostante i gamers rappresentino (ancora) nettamente la fetta più consistente di Discord, ad oggi i server sono sempre più variegati ed eterogenei: dalla DAD scolastica fino alla musica, passando al dating, l’applicazione si sta mano a mano consolidando come container dei temi caldi della Generazione Z.
Un poco come il Cioè, ma senza i fotoromanzi di Marco Lafrate.
Anche qui, corsi e ricorsi storici, visto che i server esistenti possono essere o a libero accesso o chiusi.
Se il server è aperto, tana libera tutti: per accedervi basta un clic.
Per entrare in un server chiuso, invece, valgono le stesse regole di Clubhouse ed è necessario ricevere un invito.
Inoltre, Discord dà ai suoi utenti la possibilità di creare un server personale ex novo. Sarà il founder a decidere se aprirlo a tutti gli utenti o se invitarne una cerchia selezionata.
Ed è subito: ‘Alexa, play All by Myself – Celine Dion’.
Rimanendo in tema, se bazzichi su Discord già da un po’ avrai già notato due piccoli badge accanto ai nomi dei server. Te la rendo più facile: mi riferisco al logo blu a forma di infinito e alla piccola spunta in verde.
Il badge blu indica i server che fanno parte del programma Discord Partner.
I server aderenti sono quelli con le migliori community in circolazione, in quanto di qualità e con maggiore coinvolgimento. I server partners sono una vera ispirazione per le community neonate che hanno voglia di distinguersi dal mucchio.
Per aderire al programma Partner sono necessari requisiti che, fortunatamente, vengono ben elencati nel website ufficiale di Discord.
E invece, il badge in verde?
Si tratta dei server verificati, quelli gestiti da aziende, brand e personaggi pubblici. Un badge verificato equivale alla cara e vecchia spunta blu di Instagram: lo vedi e sai già di trovarti di fronte ad un server ‘ufficiale’.
Ovviamente, l’Azienda, il Brand o la figura di interesse pubblico che richiede la verifica del proprio server deve godere di autenticità, originalità e riconoscibilità, oltre a vantare un seguito molto forte.
Anche in questo caso, i requisiti sono ben esplicati da Discord e, senza alcuna sorpresa, non si discostano affatto da quelli richiesti dalle altre piattaforme social.
Gli utenti e i numeri di Discord
Sì, siamo sempre nel lucroso mondo degli influencer da consolle, ma la sfera è cambiata: è diventata più intima, lontana dagli occhi di bue a cui siamo abituati su Facebook, Instagram e TikTok.
In un mondo dettato dal numero di like, follower e commenti, Discord stravolge le regole del gioco e crea un canale di dimensioni maxi, ma dalla visibilità (volutamente) mini.
Insomma, Discord appartiene alla categoria dei ‘nuovi social’, erede moderno di Facebook e Instagram.
Dal 2021, la piattaforma consente interazioni tra oltre 300 milioni di utenti in tutto il mondo, distribuiti in ben 6.7 milioni di server attivi: parliamo di 4 miliardi di minuti di conversazioni e di 850 milioni di messaggi inviati ogni giorno.
I brand su Discord
Su Discord trovi cose interessanti, utili, comprensibili per la Generazione Z. E basta.
Le cose interessanti, utili e comprensibili di cui sopra sono suddivise da Discord in cluster eterogenei, nello specifico gaming, music, education, tech e entertainment.
Attenzione però, perché le cinque categorie della piattaforma non sono ugualmente popolate: ancora una volta conquistano il podio il settore gaming e tech, proprio come su Twitch.
Del resto, la community della piattaforma è composta prevalentemente da gamers, gli infognati di tecnologia per antonomasia, che su Discord hanno dato vita a server dedicati alle loro passioni.
Ad esempio, gli utenti di Discord sono ferratissimi in fatto di telefonia, tanto da aver avviato server sui prodotti Apple, Xiaomi e Google Pixel, devices ottimi peraltro al supporto dell’app mobile della piattaforma.
Non vengono tralasciati i brand delle console: ad esempio, è battaglia aperta tra le community che prediligono la Playstation e i fedelissimi della Nintendo.
I server nati dalla community hanno un unico obiettivo, ovvero crescere di quantità e di qualità.
Non a caso, al loro interno gli hub sono organizzati in strutture gerarchiche e netiquette inviolabili, pena la morte. No dai scherzo, pena l’espulsione dal server.
Ma cosa avranno mai da dirsi questi fans? Chiacchierano, si danno consigli e si aggiornano sugli ultimi trend del brand, si aiutano l’un l’altro. Ogni tanto, gli owner condividono i best moments del gruppo e danno il via a give away brandizzati per ingolosire tutti i membri.
Non solo fans: su Discord sono presenti anche server amministrati da brand in carne ed ossa, anzi, in codici e pixel.
Trattasi di marchi che, consapevoli di poter soddisfare le richieste dei gamers, hanno deciso di presidiare Discord per raggiungere l’audience dei giovanissimi, a discapito di tutti quei competitors che bazzicano ancora (solo) sui social.
Di quali brand parliamo?
Ci troviamo di fronte a dei veri colossi del Mercato, celebri e conosciuti anche da chi, in fin dei conti, di videogiochi non se ne intende.
Nel settore gaming non mancano i titoli più famosi dei videogame (Minecraft, Rocket League, Fortnite, Fifa e Assassin’s Creed) e degli accessori da computer-gaming, come Corsair, Razer, Steelseries.
Infine, uno sguardo veloce al mondo tech: grazie ad Opera e Linux tocchiamo con mano il duro mondo della programmazione.
L’intento dei brand è fare sentire l’iscritto importante e unico, esulandolo dal mero ruolo di acquirente.
Il lancio di prodotti in anteprima, i regali esclusivi per i member e le video-interviste di approfondimento sono solo alcuni degli escamotage ai quali le Realtà ricorrono per ottenere benefici sia in termini di awareness che (ovviamente) di fatturato.
Discord & Sicurezza: couple goals
Sicurezza, mezza bellezza.
A detta dei giovani padawan di Jason Citron, Discord è un’applicazione sicura e priva di falle.
In termini di privacy, la web app non lascia il fianco scoperto a possibili attacchi da remoto grazie all’abilitazione di Context Isolation, funzionalità intelligente che isola i dati interni all’applicazione da script presenti nel proprio device.
Inoltre, per evitare di diventare uno strumento di propagazione di odio, Discord ha spostato il 15% dei dipendenti in un team dedicato al controllo contenuti e ha chiuso i server considerati pericolosi.
Ora Discord è afffollato da studenti, cantanti, artisti e content creator aperti al dialogo e portatori di pace, desiderosi di tenersi insieme per mano e di fare un girotondo ballando kumbaya.
Fuori i nazisti, dentro i boyscout.
Discord Nitro
Per customizzare il proprio profilo in modo unico e per accedere a vantaggi esclusivi, Discord mette a disposizione Nitro.
Discord Nitro è un abbonamento, a cadenza mensile o annuale, che offre agli iscritti dei plus principalmente di carattere estetico, di potenziamento dei servizi e con focus sul management delle chat.
Quali sono i vantaggi rispetto alla free version?
Discord Nitro conferisce a tutti gli abbonati una riconoscibilità immediata da parte degli altri iscritti grazie a tag ed emoji personalizzati, donando barlumi di autorevolezza tramite appositi badge accanto al nome utente.
In particolare, sono i gamer e gli streamer a godere dei plus più sostanziosi, come la possibilità di migliorare la qualità dei video screen sharing, di potenziare i server di cui sono owner e di abilitare il proprio profilo al caricamento di file fino a 100MB.
Questo sottobosco rappresenta un vero level up per i content creator, siano essi gamer, influencer o leader di server ad alto traffico.
L’obiettivo è sempre lo stesso: fare del personal branding di qualità, divertendosi.
Quando il gioco si fa duro, Microsoft inizia a giocare
Microsoft, che ha tentato senza successo in passato di accaparrarsi TikTok e Pinterest, ora è di nuovo a caccia di una piattaforma social.
Voci indiscrete bisbigliano che sia proprio Discord l’oggetto del desiderio, al quale Microsoft avrebbe già fatto un’offerta di pochi spicci, pari a 10 miliardi di dollari.
Ci troviamo di fronte a un matrimonio d’interesse: Microsoft guarda palesemente alla dote di Discord, e ne ha ben donde.
In realtà, non è la prima promenade alla quale Microsoft e Discord partecipano.
In passato si sono già verificate delle sinergie: ricordi la promozione lanciata da Xbox Game Pass Ultimate, che permetteva agli iscritti di ottenere gratuitamente tre mesi di abbonamento a Discord Nitro?
Non a caso, è proprio sul fronte del rimodellamento dell’attività gaming che si prospetterebbe un futuro fulgido per Microsoft, fatto di abbonamenti e servizi.
Un poco come la fine di Twitch una volta assorbito da Amazon Game.
L’acquisizione di Discord segnerebbe una schiacciante vittoria per l’ecosistema Xbox e per i suoi servizi Network, che diventerebbero più aperti e appetibili rispetto a quelli dei competitors.
Del resto, Microsoft non ha mai fatto mistero della sua volontà di voler offrire alla community di Xbox un’esperienza simile a quella offerta da Discord, fatta di server, canali tematici e gameplay simultanei.
Infine, Microsoft otterrebbe un top player all’interno del suo cloud aziendale Azure, con buona pace dei servizi Google Cloud.
L’acquisizione di una piattaforma popolosa come Discord implicherebbe infatti la migrazione dei suoi iscritti da Google Cloud ad Azure, il cloud aziendale di Microsoft.
Dal canto suo la web-app non molla, ma continua a farsi corteggiare da altri pretendenti e scapoli nobilissimi: solo il vero amore potrà condurre Discord al matrimonio, ragion per cui verrà (probabilmente) quotato in borsa.
Discord vs Twitch: cosa preferisce la Generazione Z?
Sia Discord che Twitch sono stati progettati da giocatori per giocatori.
Rispetto a Discord, Twitch è entrato tre anni prima nel Mercato: dal 2011, la piattaforma streaming attualmente di proprietà di Amazon permette ad appassionati e a videogiocatori di partecipare alle sessioni di gameplay dei loro streamer preferiti.
All’arrivo di Discord, Twitch ha avuto il suo bel da fare e si è visto costretto ad aggiungere nuove funzionalità per raggiungere il giovane rivale.
Nonostante gli sforzi, la batosta si è fatta (e si fa ancora) sentire, come testimoniano le iscrizioni triplicate su Discord.
Tante le features in comune, altrettante le differenze.
Il Mercato sembra troppo piccolo per due applicativi così simili, tanto che non posso fare a meno di chiedermi: cosa preferisce la Generazione Z tra Discord e Twitch?
Se vuoi soddisfare il tuo desiderio di socialità, Discord è senza dubbio la strada da percorrere.
Pensato come un hub, Discord ti tiene aggiornato sulle attività dei tuoi amici negli altri canali, grazie a una chat dall’interfaccia usabile e alla possibilità di (video)chiamate vocali su qualsiasi device.
Insomma, Discord è stato costruito per essere qualcosa di più di un client per i giocatori.
Con Discord però non puoi guadagnare, a differenza di Twitch che promette “soldi facili” grazie agli streaming live.
Twitch permette di monetizzare dai flussi delle sessioni di gioco in real time: più popolosa è la tua audience, maggiore sarà il compenso finale.
Peccato che la comunicazione vocale e testuale sia abilitata solo da desktop e da browser, un bel minus che rende Twitch una piattaforma limitante per i giocatori mobile.
In sintesi, Discord mira ad essere il fulcro comunicativo delle attività di gioco, mentre Twitch si pone come mezzo principale per il lucro.
Dal canto loro, i gamers hanno optato per un fifty-fifty da manuale: utilizzare Twitch e Discord in armonia permette loro di ottenere il meglio da entrambi i mondi.
Discord marketing(?)
Discord è il futuro libero dagli algoritmi e attento alla privacy.
L’applicazione rappresenta una svolta importante per la Rete che conosciamo, la sua versione free from: assenza di pubblicità invasiva, di dati spillati dagli utenti senza il loro consenso e di contenuti non in linea con i propri interessi.
A ben pensarci, Discord non si discosta tanto dagli albori dei primi forum online dove le chat, che erano private e suddivise per argomenti, consentivano lo scambio di brevi messaggi testuali mentre si giocava online.
Sembra quasi di parlare dei server privati dell’applicazione, dove voci sconosciute e giovanissime si affollano per parlare delle passioni comuni.
Discord è anche il futuro del digital marketing, ma solo se pensi che la Generazione Z sia la tua target audience.
Ad esempio, uno dei plus che la piattaforma offre è la possibilità di personalizzare e scegliere i membri all’interno del proprio server.
Quest’impostazione, così selettiva e mirata, permette di implementare strategie di qualità, in grado di fornire alla comunità di Discord un valore aggiunto reale: vendite private riservate ai soli membri, lancio di un nuovo canale corredato da scontistica destinata alle prime iscrizioni, coordinazione di eventi esclusivi che ruotano intorno al mondo degli eSports.
Infine, anche quando si è chiamati a decidere quale strumento usare per il customer care, Discord si presta di nuovo ad essere la scelta più ovvia: è su Discord che ci sono tutti i consumatori (nello specifico, i gamers), ed è sempre su Discord che è attuabile un confronto diretto.
In potenza, la piattaforma garantisce un servizio clienti di qualità grazie ad un dialogo stretto, informale e rapido con i clienti.
Sì, Discord è l’eroe che il digital marketing merita, ma è veramente quello di cui ha bisogno adesso?