La quotidianità è cambiata con la quarantena per limitare la diffusione del Coronavirus. Ciò che era normale ora lo ricerchiamo: ecco “Come l’aria”, un libro collettivo che ci ricorda “cose che ci mancano e ritroveremo presto”. Il ricavato a sostegno delle attività del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale.
La quotidianità è cambiata per tutti il 9 marzo 2020, quando il Governo ha imposto una quarantena nazionale per limitare la diffusione del Coronavirus. Nessuno avrebbe mai immaginato un cambio del genere delle abitudini, di tutti. La routine sposa altri ritmi e ciò che prima era vissuto con normalità ora è assente. Ecco che prende vita “Come l’aria“, un libro collettivo che racconta tutte quelle “cose che ci mancano e ritroveremo presto“. Ora disponibile su Amazon in versione cartacea e ebook.
L’iniziativa nasce da una semplice telefonata a Cristiano Carriero: realizzare un libro pieno di racconti in modo da devolvere tutto il ricavato a chi sta lavorando incessantemente per aiutare le persone. Quando ho preso il telefono in mano per chiamare mi sono detto: “Sarebbe bellissimo, ma secondo me nessuno avrà tempo e voglia”. Già, perché di solito siamo tutti felici di vedere iniziative positive, ma poco avvezzi a partecipare in maniera attiva. E invece.
E invece non sono mai stato così contento di sbagliarmi.
In breve tempo si uniscono le forze e si accolgono tantissime adesioni. Il gruppo Accento Acuto (nato da studentesse del corso di Narrazione de LA Content Academy) aveva già iniziato a raccogliere commenti e considerazioni di tanti utenti sui social media, coinvolgendo alcuni esperti di comunicazione e scrittori. Il coordinamento editoriale è stato così curato da Alida Melacarne, Eleonora Usai, Cristina Soldano, Lorena Carella, Giancarla Trizio e Liliana Brucato. L’obiettivo è uno: vincere ogni solitudine e accorciare le distanze raccogliendo sguardi diversi sulla condizione di quarantena che stiamo vivendo.
A questa formazione si unisce un coraggioso editore, Les Flaneurs, nato nel 2015 grazie a un gruppo di giovani amanti della letteratura. Altri autori si aggiungono con entusiasmo e nel giro di due settimane la prima bozza è pronta.
Come se fossimo immortali
Ma ti sei mai immaginato che un giorno avresti goduto a scendere per buttare la spazzatura?
Che il tuo vicino, quello basso e compatto come una caldaia a condensazione, sarebbe diventato un paladino del running? Non importa se l’ultima volta che ha corso fosse alle elementari: nessuno può mettere Bosch in un angolo.
E delle file a imbuto italiane, ne vogliamo parlare? L’ultima volta che ho preso un volo Ryanair c’era gente accalcata come fossimo a un concerto di Vasco e ci fossero birre e panini con la porchetta gratis. Ora potrebbe mancarti pure la fila a imbuto e quel grazioso odore di ragù proveniente dall’ascella del tipo che urla “Ehi, io non ho priority, dove devo andare?”
No, non lo potevi immaginare. Nessuno poteva. Neanche io che mi preparo da una vita all’apocalisse zombie. Eh, ridi, ridi, ma nessuno pensava che saremmo arrivati a un mondo ovattato e in quarantena. Tutto può succedere.
Così inizia il mio racconto per “Come l’aria”. Sarò sincero: quando tutto è iniziato combattevo al telefono il pessimismo cosmico di mio padre e l’idea di una vita in quarantena. Ho dovuto ricredermi con il passare dei giorni, ma sono riuscito a trovare nuove strade per vivere il lockdown che segnerà per sempre i nostri ricordi. Mi rimane solo un dubbio, mentre aspetto “le cose che ci mancano e ritroveremo presto“.
Avremo imparato qualcosa da questa esperienza? Forse sarà proprio questo l’interrogativo che rimane nelle mani del lettore.
Mi piace pensare che sì, qualcosa avremo imparato. Tra i racconti si ride, si piange, si può addirittura riflettere. Ma è tra le pareti di casa che si sta consumando la reale esperienza di questa pandemia. E chissà cosa troveremo nella prossima normalità.
Autori e partecipazioni
“Come l’aria. Cose che ci mancano e ci riprenderemo presto“, disponibile all’acquisto su Amazon, presenta una copertina disegnata da Francesco Poroli. All’interno tanti, tantissimi contributi tra i quali i testi di: Lorenzo Marone, Silvia Gianatti, Francesco Scarrone, Giulia Ciarapica, Gianluca Morozzi, Michela Marzano, Vera Gheno, Serena Uccello, Annarita Briganti, Francesco D’Amore, Alessio Romano, Erica Donzella, Valentina Sagnibene, Maria Silvia Avanzato, Annamaria Anelli, Eliselle, Matteo Bianconi, Dante Marmone, Alessandra Minervini, Dino Amenduni, Piero Babudro, Boris Sollazzo, Luigi Pane, Cristiano Carriero, Alessandro Piemontese, Marco Napoletano, Francesco Poroli, Ella Marciello, Giovanni Sasso e Luciano Zaami.
Tra i partecipanti ci sono anche gli studenti del corso della Scuola Holden di College Story Design di Paolo Iabichino (autore della postfazione): Alice Nicolin, Alice Serrone, Antonella Raso, Aurora Longo, Chiara Sanvincenti, Clarissa Ciano, Francesco Chironna, Simone Aragona, Laura Izzo, Luisa Zhou, Mattia Tresoldi, Ottavia Guidarini, Serena Vanzillotta e Vittoria Duò.
Il progetto “Come l’aria. Cose che ci mancano e ci riprenderemo presto” ha una pagina Facebook e Instagram, da cui è possibile seguire tutti gli aggiornamenti, le notizie e scoprire le curiosità sull’e-book.