Le GIF e gli Stickers stanno cambiando le regole del gioco per brand e social media marketers. Non solo grazie alla crescita di TikTok e Instagram, dato che ormai sono integrate in tutti i social media.
In un’epoca di soglia dell’attenzione ridotta e di gratificazione istantanea, le GIF sono a tutti gli effetti contenuti emotivi, interattivi e coinvolgenti, pronti per essere condivisi.
La piattaforma di GIF più popolare, GIPHY, ha oltre 500 milioni di utenti giornalieri in tutti gli angoli del mondo. Oltre la metà del traffico di GIPHY proviene dalla famiglia di app di Facebook, quindi non sorprende che a maggio 2020 Meta l’abbia acquisita. Tenor ha più di 300 milioni di utenti mensili, è stato acquisito da Google ed è fondamentale per completare il presidio di tutti i social media.
Ma prima dovrai creare alcune GIF straordinarie per il tuo brand!
In questo articolo ho raccolto tutto quello che c’è da sapere sulle GIF e gli Stickers, perché il tuo brand dovrebbe aggiungerle alla sua content strategy, come usarle per distinguersi su Instagram e TikTok, come analizzare le performance delle GIF e anche alcuni esempi di brand che si stanno muovendo davvero bene su GIPHY e Tenor.
Indice:
- Storia delle GIF
- Come si pronuncia “GIF”?
- Che differenza c’è tra GIF e Stickers?
- GIPHY e Tenor: le principali piattaforme di condivisione di GIF e Stickers
- Quali social media utilizzano GIF e Stickers come elementi di comunicazione?
- Come fare brand awareness tramite una content strategy basata su GIF e Stickers?
- Come creare una GIF?
- Creatività VS. Pubblicità
- GIPHY per Brand
- Tenor per Brand
- Dalla SEO alla GEO: GIF Engine Optimization
- Come analizzare le performance delle GIF?
- Esempi di branded GIF e Stickers
- È ora di far muovere (in loop) il tuo brand!
Storia delle GIF
Le GIF, acronimo di “Graphic Interface Format”, vengono inventate da Steve Wilhite nel 1987 come formato di immagini statiche, ma con una grossa novità rispetto al passato: queste immagini infatti possono prevedere uno sfondo trasparente (aspetto non di poco conto, come vedremo tra poco per gli Stickers).
Dobbiamo aspettare però il 1995 per vedere la prima GIF animata. Tenendo conto della velocità di connessione media di quei tempi e della progressiva diffusione di Internet, possiamo capire perché il formato ebbe subito un grande successo e si diffuse rapidamente.
Tutti i siti includevano almeno una GIF animata ai tempi: dall’omino che scava nelle mitiche pagine “work in progress”, alla busta che ruota per indicare il collegamento all’indirizzo e-mail, fino al neonato che balla, chi (come me) navigava online già in quegli anni potrebbe avere dei flash non da poco rivedendole.
L’avvento di Macromedia Flash, che permetteva di realizzare animazioni estremamente più elaborate, per quanto invisibili ai motori di ricerca, relega le GIF nell’angolino della storia del web, almeno fino all’avvento di MySpace.
MySpace infatti, fondato nel novembre del 2003, permetteva, nella sua versione rimasta online fino al 2011, di inserire del codice HTML nei campi del proprio profilo. Grazie a questa feature (o bug, dovremmo chiederlo a Tom) era quindi possibile aggiungere sfondi, immagini e naturalmente GIF animate, andando in certi casi addirittura a modificare radicalmente l’aspetto previsto dal social media nella sua forma “originaria”.
Il declino di MySpace, principalmente dovuto alla diffusione sempre più capillare di Facebook, ma anche a scelte aziendali a dir poco discutibili, porta le GIF a un nuovo periodo di marginalità, durante il quale era possibile trovarle quasi esclusivamente su Tumblr e Reddit.
Non mi voglio quindi soffermare sulle successive o attuali versioni di MySpace, ma segnalare ai nostalgici del social network che qualche matto ha ricreato integralmente la versione originaria di MySpace, Tom compreso. Si chiama SpaceHey e questo è il mio profilo (senza GIF animate di sfondo, lo giuro).
Le GIF sono una cosa da vecchi?
Qualche settimana fa mi ha incuriosito questo articolo di Amelia Tait pubblicato su VICE che, almeno dal titolo, sembra non ammettere repliche: le GIF sono diventate una “cosa da vecchi”.
La tesi è interessante e si basa su alcuni scambi di Tweet tra celebrità (tacciate di essere boomer) e ragazzǝ della Generazione Z.
anytime i see someone use a reaction gif i immediately know they are above the age of 33
— jenny (@jennygzhang) March 31, 2021
Credo però sia importante fare alcuni distinguo: il primo è che il comportamento “sotto accusa” è quello relativo alle cosiddette “reaction GIF“, ovvero quelle GIF utilizzate per esprimere una reazione (stupore, divertimento, interesse) a un certo contenuto.
E da questo punto di vista ipotizzare che la popolarità crescente di TikTok implichi una propensione verso la creazione di contenuti personalizzati, facendo sembrare le GIF “pigre” posso anche condividerla.
Ma l’aspetto più importante è che nel mare magnum delle GIF non esistono solo le reaction GIF e soprattutto esistono gli Stickers, che come vedremo tra poco hanno dinamiche di utilizzo, condivisione e fruizione molto diverse da queste.
Infine ci sono i numeri che in qualche modo smentiscono la tesi di cui sopra: i numeri relativi alla crescita delle visite alle principali piattaforme di condivisione GIF, i numeri dei dollari che Meta Platforms Inc. (Facebook) e Alphabet Inc. (Google) hanno speso per acquistare rispettivamente GIPHY e Tenor e infine anche i numeri di visualizzazioni delle GIF stesse.
Questa è la Top GIF del 2021 su GIPHY e al momento conta più di 960 milioni di visualizzazioni.
Ma alla fine secondo me anche l’autrice dell’articolo in parte si ricrede, dato che conclude con una frase fantastica:
Forse il sali e scendi di popolarità delle GIF è uno specchio ironico del format stesso—destinato a ripetersi all’infinito, in loop.
Come si pronuncia “GIF”?
Ok, arrivati a questo punto è giunto il momento di chiudere, definitivamente, la diatriba tra chi pronuncia la parola “GIF” con la G dolce, come in gelato, e chi invece si ostina a chiamarle “GHIF”.
Steve Wilhite, in occasione dei Webby Awards del 2013, ha ricevuto un Lifetime Achievement Award e ha approfittato di quel palco per esprimersi sul dibattito:
It’s pronounced JIF, not GIF.
E siccome le ha inventate lui, direi che possiamo chiuderla qui, no?
[UPDATE: 14 marzo 2022] Steve Wilhite è morto, all’età di 74 anni, di COVID. Insegna agli angeli a ballare, Steve. In loop.
Che differenza c’è tra GIF e Stickers?
GIF e Stickers tecnicamente sono la stessa cosa: file grafici, animati, la cui animazione è in loop senza fermarsi mai, salvati in formato .gif.
La differenza sostanziale sta nella creatività: gli Stickers hanno lo sfondo trasparente, mentre le GIF no.
Conseguentemente gli Stickers vengono utilizzati prevalentemente in sovrapposizione ad altri elementi creativi (foto, video, grafiche), mentre le GIF possono vivere di vita propria, ad esempio come commento a un post o messaggio privato.
GIPHY e Tenor: le principali piattaforme di condivisione di GIF e Stickers
I siti web in cui trovare GIF divertenti e interessanti sono davvero tanti, oltre ai già citati Tumblr e Reddit vorrei aggiungere almeno Imgflip, Gfycat e Know Your Meme (punto di riferimento anche per capire la genesi dei meme più virali del web).
Ci sono però due piattaforme che si sono distinte tra le altre per innovazione, partnership strette e soprattutto acquisizioni da parte delle Big Tech: sto parlando naturalmente di GIPHY e Tenor.
GIPHY
GIPHY nasce a febbraio del 2013 grazie ad Alex Chung e Jace Cooke e inizialmente funzionava esclusivamente come motore di ricerca di GIF. Ottiene subito un discreto successo e già nel corso dello stesso anno viene stipulata la prima partnership: Twitter si integra con la piattaforma, permettendo ai suoi utenti di condividere GIF semplicemente attraverso la condivisione dell’URL.
La crescita prosegue tra finanziamenti (da parte, tra gli altri, anche di Google Ventures), acquisizioni e sviluppo di app. Nel 2016 le statistiche condivise incominciano a essere impressionanti: 100 milioni di utenti attivi, 1 miliardo di GIF e 2 milioni di ore di visualizzazioni OGNI GIORNO.
Dati che tra l’altro raddoppiano già l’anno successivo. Nel 2019 risulta invece ufficiale l’allontanamento di GIPHY da Google, dato che annunciano di star lavorando a un modello di advertising online differente rispetto a quello di Mountain View.
Il 2020 è l’anno dell’acquisizione: Facebook Inc. (che nel frattempo è diventata Meta Platforms) mette sul piatto 400 milioni di dollari e compra GIPHY. L’obiettivo è integrarlo con tutte le altre piattaforme, Instagram in primis. Di contro il progetto legato alla pubblicità viene interrotto.
A fine 2021 l’Antitrust inglese ha decretato che l’acquisizione del motore di ricerca e archivio di immagini animate da parte di Meta rappresenta una violazione delle norme sulla concorrenza nonché un rischio per utenti e inserzionisti, che potrebbero trovarsi costretti a sottoscrivere condizioni più svantaggiose. Ad oggi però nulla si è mosso di conseguenza.
Tenor
Tenor nasce nel febbraio del 2014, un anno dopo GIPHY, con il nome Riffsy grazie a David Macintosh, Erick Hachenburg e Frank Nawabi. La strategia messa in atto dalla start-up è diversa, puntano direttamente alla creazione di una tastiera virtuale per smartphone basata esclusivamente sulle GIF.
Nel 2016 cambia nome, diventa ufficialmente Tenor, e dà il via alle partnership, prima con Kik, poi con Facebook Messenger, quindi con Twitter e WhatsApp.
A marzo del 2018 Google (Alphabet Inc.) la acquisisce per una cifra non resa nota, annunciando che l’avrebbe integrata con Google Immagini, ma soprattutto con Gboard, la tastiera per Android di loro proprietà.
Oggi Tenor dichiara più di 300 milioni di utenti attivi mensilmente e più di 300 milioni di ricerche giornaliere.
Quali social media utilizzano GIF e Stickers come elementi di comunicazione?
Sono sempre più numerosi i social media e le piattaforme di messaggistica istantanea che permettono di utilizzare GIF e Stickers nei post, nei commenti o nei messaggi privati, integrandosi direttamente con GIPHY e/o Tenor direttamente tramite la tastiera o tramite un mini motore di ricerca embeddato.
Al momento ho individuato questi:
- GIF
- Facebook (Meta) integra GIPHY e permette di pubblicarle in post e commenti
- Messenger (Meta) integra sia GIPHY che Tenor
- WhatsApp (Meta) integra GIPHY nella sua versione iOS e Tenor su Android e su Windows
- Instagram (Meta) integra GIPHY nelle Stories
- Twitter integra sia GIPHY che Tenor e permette di utilizzare le GIF sia nei tweet che nei messaggi privati
- Telegram integra Tenor
- Discord integra Tenor
- LinkedIn (Microsoft) integra Tenor nei messaggi privati
- Skype (Microsoft) integra Tenor
- Stickers
- Facebook (Meta) integra GIPHY nei neonati Reels
- Instagram (Meta) integra GIPHY nelle Stories, nei Reels e anche nei messaggi privati su Direct
- TikTok (ByteDance) integra GIPHY
- Snapchat (Snap) integra GIPHY
Da questo elenco risulta subito evidente che se le audience di interesse del tuo Brand vivono di Reels, Stories e TikTok sarà importante concentrarsi su GIPHY e sull’ideazione di Stickers brandizzati.
Non è un social media, ovviamente, ma non posso esimermi dal citare l’e-mail marketing, branca del digital marketing che può avvalersi dell’utilizzo di GIF animate in maniera proficua: secondo una ricerca di Marketing Sherpa possono portare a una crescita del tasso di conversione del +103% e del click-through rate del +42%.
Come fare brand awareness tramite una content strategy basata su GIF e Stickers?
I dati e le informazioni di cui sopra confermano che presidiare queste piattaforme in maniera creativa da parte di un Brand possa portare enorme valore in ottica di conoscenza del marchio.
Ma per capire ancora meglio, proviamo a immedesimarci nelle persone che quotidianamente utilizzano una qualsiasi delle piattaforme digitali di cui sopra.
Nel momento esatto in cui stanno creando una Storia, un Reel o vogliono rispondere a un commento o a un messaggio privato, hanno la possibilità di aggiungere uno Sticker o utilizzare una GIF per farlo.
Andranno quindi a cercare nel motore di ricerca integrato con il social media la creatività che meglio si addice al concetto o al messaggio che vogliono veicolare. Una ricerca effettuata tramite una o più parole chiave.
In base alla parola cercata appariranno diverse GIF e Stickers, tra le quali le persone sceglieranno e poi condivideranno con la loro community.
Se la GIF scelta sarà quella creata e pubblicata dal tuo Brand avrai ottenuto pubblicità, gratis. E tra l’altro una pubblicità di valore, perché non sarà il Brand a parlare di sé stesso, ma una persona affidabile e credibile, in quanto contatto stretto delle persone che vedranno il contenuto pubblicato.
La logica quindi, come si può intuire, è simile a quella che sta alla base della Search Engine Optimization: intercettare ricerche affini al prodotto, ai servizi o ancora meglio ai valori e alle emozioni associate al Brand.
Un altro aspetto di fondamentale importanza è che l’implementazione di una content strategy basata sulle GIF, potremmo chiamarla una GIF Strategy, è gratis. Come vedremo infatti l’apertura dei canali su GIPHY e Tenor, così come il caricamento delle GIF non ha costi, né sarà necessaria una promozione attraverso l’advertising.
Come creare una GIF?
Online è facilissimo trovare tool gratuiti per creare GIF, anche GIPHY ha sviluppato il suo Gifmaker.
Solitamente questi tool permettono di partire da altri formati grafici (JPG o PNG), da file video (MP4 o MOV), ma anche direttamente da video caricati su YouTube o Vimeo per poi sovrapporre testo, filtri, disegni o anche altri Stickers.
Naturalmente, nel momento in cui stiamo parlando di creatività brandizzata, questi strumenti possono risultare limitanti, per cui il consiglio è sempre quello di collaborare con un’agenzia creativa specializzata nella creazione di questo specifico formato grafico e che quindi utilizzi programmi professionali come quelli della Adobe Creative Suite (Premier, Photoshop, After Effect o Animate).
Creatività VS. Pubblicità
L’annoso problema della creatività funzionale al social media marketing: più un contenuto sembra smaccatamente pubblicitario (nel senso anni ’80 del termine), meno sarà apprezzato e condiviso.
Con le GIF e gli Stickers il concetto è lo stesso: è importante crearle in linea con i valori del Brand, è possibile anche inserire un (piccolo) logo, ma è importante fare sempre attenzione a non esagerare.
Un esempio concreto per capirsi meglio:
LIDL Italia ha aperto il suo canale su GIPHY, caricando 132 tra GIF e Stickers. L’ultimo blocco di contenuti però mi lascia un po’ perplesso. Ottima l’idea di presidiare le reazioni più comuni, carina anche l’idea di ambientarle in una corsia del discount, ma il mega logo finale?
Un conto è ottenere visualizzazioni, ma quante delle 82 mila persone che hanno visto questa GIF l’avranno poi utilizzata all’interno delle loro conversazioni? Tenendo anche conto che cercando “shock” appaiono più di 26 mila risultati.
Ecco, l’obiettivo da porsi nel momento in cui si sta ideando e realizzando una creatività animata di questo tipo è proprio quello di inserirsi, portando valore, all’interno delle conversazioni delle audience di riferimento di un brand.
Inoltre è fondamentale non dimenticarsi mai che questo tipo di animazioni vanno in loop, quindi riuscire a ideare una creatività il cui inizio e fine combacino, permette di creare un’animazione senza soluzione di continuità (come ad esempio la stupenda illustrazione di Maximillian Piras poco sopra).
GIPHY per Brand
Chiunque può aprire un account su GIPHY, è una procedura semplicissima e richiede qualche minuto a voler stare larghi. Una volta settato, il risultato sarà simile a questo https://giphy.com/channel/enrico. E quel “channel” all’interno dell’URL ci fa capire subito una cosa: questo è un account “normale”, non un profilo “Brand”, né un profilo “Artista”. Diversamente ad esempio da questo https://giphy.com/socialfactor che è invece un account Brand.
Per poter accedere a queste tipologie di profili è necessario farne richiesta attraverso questo form.
E perché è fondamentale farlo?
Per numerosi motivi, ma prima di tutto perché le GIF e gli Stickers caricati sui canali “normali” non vengono indicizzate!
Inoltre i canali branded hanno alcune utilissime funzionalità aggiuntive, vediamole una per una:
- Dashboard: è il pannello di analytics di GIPHY, grazie al quale è possibile monitorare le performance complessive del canale in termini di Upload, Views ed Engagement Rate (tramite download di un file CSV).
- Collections: le collections sono raccolte di GIF e/o Stickers, pubbliche o private, che permettono di raggruppare questi elementi sulla base di un concetto o di una campagna. Ogni Collection può essere personalizzata con Titolo, Descrizione e Banner personalizzato. Qui un esempio: la Collection nella quale abbiamo raccolto tutti gli Stickers realizzati in occasione della campagna “inspired by love“.
[UPDATE] adesso le Collections sono disponibili anche per gli account “normali”. - Storybook: in questa sezione Brand e Artisti possono creare le GIPHY Stories. Chiariamoci subito: non c’entrano niente con le Stories cui siamo abituati su Facebook e Instagram. Queste Stories sono elenchi di GIF e/o Stickers (caricati dal Brand o scelti tra quelli presenti sulla piattaforma), utilizzate appunto per raccontare una storia. Ogni Storia è composta da: Titolo, Descrizione e Categoria (a scelta tra: Arts, Memes, Cute, News, Educational, Sports, Entertainment e Weird). Inoltre è possibile aggiungere una piccola descrizione testuale sotto ogni GIF selezionata. Un esempio: la storia che elenca le 10 GIF create da Artisti più visualizzate nel 2021.
- Banner: avere un canale branded permette infine di caricare un banner (1040 x 160px / GIF, PNG o JPEG) per personalizzare il proprio profilo, banner che poi si potrà andare a personalizzare per ogni Collection, come visto sopra.
Attenzione però, avere un canale branded, non vuol dire automaticamente ottenere la spunta blu.
Come richiedere la spunta blu e diventare “Verified” su GIPHY?
La spunta blu su GIPHY non è soltanto un motivo di vanto, ma anche l’unico modo per accedere a GIPHY Super Cut.
Super Cut è un tool che permette di creare GIF in maniera massiva a partire da un video. Una volta caricato il file, il tool identifica automaticamente tutte le scene che potrebbero trasformarsi in un loop, permettendo poi di aggiungere un watermark, eventuali captions e poi di caricarle sul proprio canale verificato. Qui il tutorial ufficiale.
Una funzionalità sicuramente utile per tutti i brand del mondo dell’entertainment.
Per richiedere la spunta blu è invece necessario compilare questo form, selezionando prima “General Inquires”, quindi “GIPHY for Brands” e infine “Becoming verified“. Consiglio di inserire nel campo “Description” anche tutti i link alle altre presenze social in cui il brand ha già ottenuto spunte blu o status di verificato.
Tenor per Brand
Tenor ha delle logiche abbastanza diverse da GIPHY, in particolare per quanto riguarda l’apertura dei canali e le eventuali partnership e verifiche.
Partiamo dall’apertura: per creare un canale su Tenor è necessario avere un account Google, ma che non sia Google Workspace, una classica Gmail.
Una volta creato, l’account “user”, è possibile personalizzarlo solo in termini di Bio e Foto Profilo / Logo. Non è possibile fare alcuna altra personalizzazione, se non caricare GIF e Stickers. Qui l’account di Social Factor.
Il grosso vantaggio però, paragonandolo a GIPHY, è che tutti i contenuti caricati vengono comunque indicizzati, pertanto questa tipologia di account va già bene per la maggior parte dei progetti promozionali.
Tenor offre anche la possibilità di diventare Official Partner, status che si porta automaticamente dietro la spunta blu. Oltre a questo, permette anche di personalizzare ulteriormente il canale aggiungendo: Banner, Link agli altri canali social, Call to action esterna. Qui ad esempio il canale di Cosmopolitan.
Gli Official Partner inoltre possono creare i “Packs“, raccolte di GIF e/o Stickers paragonabili alle “Collections” di GIPHY.
Come possiamo vedere da questa pagina, dove si trovano anche i riferimenti per fare richiesta di diventare Official Partner, al momento la stragrande maggioranza dei Partner è relativa al mondo dello spettacolo, della televisione e dei magazine.
Dalla SEO alla GEO: GIF Engine Optimization
Cos’è la GIF Engine Optimization (GEO)? È il processo di pianificazione, creazione e ottimizzazione delle GIF (e degli Stickers) per posizionarsi tra i primi risultati dei motori ricerca di GIF, che come abbiamo visto sono prevalentemente 2: GIPHY e Tenor.
La GIF Engine Optimization è abbastanza simile alla Search Engine Optimization, anzi mi verrebbe da dire alla SEO “vecchia scuola”, quella dei primi anni 2000: il focus infatti è prevalentemente sulle keyword.
Ma andiamo per ordine, ecco i 5 step per posizionarsi sui motori di ricerca di GIF:
1. Keyword research
Come ogni attività SEO che si rispetti, la prima cosa da fare è un’analisi delle keyword.
Se su Google ormai è sempre più frequente cercare keyword complesse, frasi intere o addirittura domande, su GIPHY e Tenor le ricerche a keyword secca continuano a essere prevalenti.
L’obiettivo di questa attività è di individuare quali siano le parole più utilizzate per cercare emozioni, concetti o prodotti affini al brand.
Sempre in analogia con la SEO però è anche importante darsi degli obiettivi raggiungibili: piuttosto che provare a posizionarsi su keyword competitive come “love” (169.066 Stickers al momento su GIPHY), proverei ad esempio a lavorare su “san valentino” (235 Stickers).
Per questo tipo di analisi al momento è possibile avvalersi di:
- GIPHY: a fronte di una qualsiasi ricerca, viene mostrato il numero di contenuti associati a quella keyword
- Tenor: purtroppo “Tenor Insights is no longer available”, quindi l’unico modo di accedere a qualche dato proveniente dalla piattaforma è consultare…
- Trends di Giflytics: grazie a questo pannello è possibile monitorare in tempo reale i termini di ricerca utilizzati sia su GIPHY che su Tenor
2. Pianificazione e creazione dei contenuti
Una volta individuate le keyword che si vuole presidiare è necessario ideare e realizzare le GIF e gli Stickers da pubblicare.
Oltre agli spunti già scritti precedentemente in merito alle creatività, è molto importante focalizzarsi in questa fase sull’obiettivo.
Così come nella SEO l’obiettivo non è posizionarsi in prima posizione su Google, ma far sì che quel posizionamento porti una visita e che quella visita si trasformi in una conversione, nella GEO l’obiettivo non è raggiungere la prima posizione su GIPHY e Tenor, ma far sì che quel posizionamento convinca la persona che vede il contenuto a utilizzarlo all’interno delle proprie conversazioni.
E per ottenere questo obiettivo la creatività è fondamentale.
3. Pubblicazione e ottimizzazione
Una volta create le GIF e gli Stickers, vanno pubblicati.
Sia GIPHY che Tenor chiedono subito, in fase di pubblicazione, di aggiungere i Tags.
I Tags sono le parole chiave che permetteranno (o meno) il posizionamento sui 2 motori di ricerca: è consigliato studiare con attenzione quali inserire a partire dalla keyword research e andando ad aggiungere anche le keyword di brand. Complessivamente il consiglio è di inserirne un numero compreso tra 10 e 20.
Questa operazione è importante farla con molta attenzione e in contemporanea alla pubblicazione per 2 motivi:
- GIPHY basa la creazione dell’URL univoco di ogni singolo contenuto sui Tags
- Tenor ti obbliga a inserire almeno 1 Tag, ma soprattutto non ti permette di modificarli una volta pubblicata la GIF
4. Analisi dei competitor
Naturalmente anche con questi motori di ricerca non ci si possono aspettare risultati da un giorno all’altro, anche se i tempi di indicizzazione solitamente sono più veloci (in alcuni casi soltanto poche ore su GIPHY). Dopo un paio di settimane dalla pubblicazione puoi cominciare ad analizzare i risultati ottenuti.
Qualora non fossero soddisfacenti, analizzare i competitor, ovvero chi si trova nelle prime posizioni per le keyword individuate, permette di capire se hanno fatto qualcosa di più o di meglio in termini di ottimizzazione, in modo da capire come meglio muoversi.
5. Ottimizzazione continuativa
Come già anticipato questa attività è possibile solo su GIPHY. Tenor infatti non permette, almeno nell’account “users”, di modificare i Tags associati alle GIF già pubblicate.
Su GIPHY invece è possibile intervenire sulle GIF e gli Stickers già pubblicati per cancellare o aggiungere nuovi Tags, operazione che naturalmente permette di ottimizzare maggiormente (o anche diversamente) i contenuti già pubblicati.
Come analizzare le performance delle GIF?
Come con qualsiasi altro strumento di marketing, misurare e analizzare i risultati è la chiave per misurare il successo (o il fallimento) di una campagna, così come per ridefinire e ottimizzare le attività nel corso del tempo.
Tenor purtroppo, come già anticipato, ha dismesso i propri Insights.
GIPHY al contrario permette, a chi ha un canale Brand o Artista, di accedere alla cosiddetta Dashboard.
Tramite la Dashboard è possibile analizzare il numero di visualizzazioni ottenute in assoluto o in un certo periodo di tempo ed è inoltre possibile analizzare quelle di una singola GIF o quelle del canale nel suo complesso.
GIPHY specifica nelle sue FAQ che ogni visualizzazione è contata ogni volta che una GIF viene mostrata, sia sul loro sito che tramite le integrazioni con gli altri social media, ed è indipendente dal numero di loop.
In fondo alla Dashboard è inoltre possibile scaricare 2 file in CSV:
- View Count
- Engagement Rate
Se il primo non contiene altro che un elenco di tutte le GIF e gli Stickers caricati sul canale con le relative visualizzazioni ottenute in assoluto, il secondo è molto più interessante.
Il CSV dell’Engagement Rate infatti elenca tutte le GIF con i relativi tassi di interazione, diversificati per parola chiave. Ogni contenuto infatti potrebbe posizionarsi per più parole chiave, ma l’interesse delle persone potrebbe variare.
L’Engagement Rate è calcolato mettendo in proporzione il numero di volte che una persona seleziona la GIF o lo Sticker, dopo aver effettuato una determinata ricerca, e il numero di visualizzazioni totali ottenute sempre grazie alla stessa ricerca.
È importante però tenere in considerazione due limitazioni relative a questi dati. La prima è temporale: questa metrica è stata introdotta il 1° novembre del 2019, quindi naturalmente non esistono dati relativi al periodo precedente.
La seconda limitazione è relativa alla fonte dei dati: l’engagement rate viene calcolato sulle visualizzazioni e interazioni ottenute direttamente su GIPHY e su una selezione di partner nei quali GIPHY è integrato.
A livello invece di tool esterni al momento ho intercettato solo Giflytics: il problema è che se dalla descrizione del funzionamento sembra molto interessante, quando ho fatto richiesta di upgrade per poter accedere a tutte le funzionalità della piattaforma non ho mai ottenuto risposta.
Che ci sia spazio per inventarsi qualcosa di nuovo? Startupper e sviluppatori in ascolto? Parliamone 😉
Esempi di branded GIF e Stickers
Come già anticipato parlando degli Official Partner di Tenor, il mondo dello sport e dell’entertainment parte avvantaggiato nella “sfida” tra brand. Anche la classifica dei 10 Top Partner Channels del 2021 su GIPHY lo conferma, vedendo nomi importanti in classifica come Netflix, Disney+ (che presidia attivamente anche Tenor) o The Office, che guadagna il primo posto anche in questa classifica e presidia anche Tenor (seppur solo con una ventina di GIF).
Ho provato quindi a cercare brand appartenenti ad altri settori per vedere chi stesse presidiando attivamente GIPHY e Tenor. Qui di seguito i più interessanti.
WWF (UK)
Il canale GIPHY di WWF UK è degno di nota non solo per la qualità dei contenuti caricati, ma anche per la strategia di ideazione dei contenuti pensata sulla base di temi ed emozioni ricorrenti (il “friday feeling” di cui sopra, ma anche i vari “thank you”, “stay cool”, etc.).
Inoltre tutte queste GIF sono state ottimizzate per essere intercettate grazie a ricerche generiche: questa qua sopra ad esempio mi è apparsa cercando “natale”.
Calvin Klein
Calvin Klein ha caricato su GIPHY ben 736 tra GIF e Stickers, raccogliendo complessivamente più di 240 milioni di visualizzazioni.
Oltre ai numeri è interessante l’eterogeneità del canale, che alterna GIF create a partire da sfilate, clip e partnership a Stickers “funzionali” tipo “swipe up” o le palline di Natale brandizzate CK.
Google, come anticipato, è proprietario di Tenor. Ciononostante il brand presidia attivamente sia GIPHY che Tenor.
Sul primo ha caricato 874 tra GIF e Stickers, che hanno raccolto più di 4,3 miliardi di visualizzazioni.
Su Tenor decisamente meno: poco più di 140 GIF e altrettanti Stickers.
Pepsi vs Coca-Cola
Nell’eterna lotta tra Pepsi e Coca-Cola, i numeri sembrerebbero dare ragione a Pepsi, che è presente sia su Tenor che su GIPHY, sul quale ha caricato 609 GIF e Stickers, raccogliendo più di 3,6 miliardi di visualizzazioni.
Coca-Cola è invece presente solo su GIPHY con 154 GIF e Stickers, che hanno totalizzato “solo” 327 milioni di visualizzazioni.
Ma vogliamo parlare degli Stickers caricati da Coca-Cola nel 2021 in occasione del Natale? Stupendi!
Social Factor
Non mi permetterei mai di paragonare Social Factor ai brand appena citati, ma parlando di Natale non posso esimermi dal citare questo piccolo test che abbiamo effettuato a fine 2021.
La GIF era vecchia, caricata sul nostro canale nel 2016. A inizio dicembre 2021 abbiamo dato il via alla GIF Engine Optimization. Nell’arco di una settimana, dal 23 al 30 di dicembre, ha raccolto più di 1 milione e mezzo di visualizzazioni, con un engagement rate dell’11,18!
Esperimento riuscito, no?
È ora di far muovere (in loop) il tuo brand!
Arrivati questo punto credo concorderai con me che non si tratta di capire se inserire le GIF nella tua strategia di marketing, piuttosto di capire come inserirle.
GIF e Stickers sono divertenti, coinvolgenti e soprattutto condivisibili. E grazie all’integrazione con tutti i social media più utilizzati, presidiare GIPHY e Tenor ti permette di essere ovunque con il tuo brand.
Se sei pronto a distinguerti sui social media, il nostro team è qui per fornire consulenza, creare un set di GIF una tantum o ideare una GIF Strategy continuativa che monitori e cavalchi i trend di comunicazione giorno per giorno.